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Domenica, 08 Maggio 2016 07:44

Mary Holland su politica vaccinale e diritti umani all'ONU

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26 aprile 2016 25esima  Conferenza sulla Salute e l'Ambiente alle Nazioni Unite

 

La prof. Mary Holland giurista e professore in legge ( Research Scholar and Director of the Graduate Lawyering Program at NYU School of Law ) interviene su politica vaccinale degli stati e diritti umani.

 

La prossima testimonianza è di Mary Holland che è una Research Scholar alla New York University School of Law

-Grazie mille. Per iniziare vorrei porvi un paio di domande semplici. Potete rispondere alzando la mano. Avete mai, per qualsiasi motivo, criticato le Nazioni Unite? Il Consiglio di Sicurezza...? I Peacekeepers? Questioni di bilancio...?Vedo diverse mani alzate. E vi è mai capitato di criticare gli Stati Uniti per qualsiasi motivo? 

Politica estera, politica interna... Le elezioni...? 

Siamo alle Nazioni Unite, qui negli USA, e la maggior parte di noi ha criticato queste istituzioni a un certo punto nella propria vita. Per me è come chiedere: "Sei vivo? Respiri? Sei capace di pensare? "Criticare è umano e normale. 

Quasi tutti noi abbiamo criticato qualcosa perché abbiamo istituzioni complesse che compiono azioni o non le compiono...Ma se ora vi chiedo se avete mai criticato il programma di vaccinazione del vostro paese, forse mostrerete una certa riluttanza a rispondere. E avreste ragione, perché nel dibattito pubblico su questo argomento rispondere: "Sì, ho criticato alcuni aspetti della politica relativa alle vaccinazioni" Significa finire per essere definiti 'anti-vaccino', un termine fondamentalista. 

E questo non da parte di pubblicazioni di attivisti o di parte, ma verreste chiamati 'anti-vaccino' da pubblicazioni come il New York Times The New England Journal of Medicine, l'OMS, e dai rapprensentanti delle agenzie come il Center for Disease Control, e associazioni nazionali pediatriche. Le vostre opinioni sui vaccini verrebbero considerate non in linea con l'opinione corrente, ma equivalenti a quelle di coloro che negano il cambiamento climatico. Anche voi verreste considerati, come è accaduto a me, come qualcuno che pensa che la Terra sia piatta. Non fa differenza se critichi i vaccini nell'insieme, sempre e comunque o se semplicemente credi, come tante persone e come me, che il mercurio non dovrebbe mai essere usato come un conservante in nessun vaccino, da nessuna parte del mondo, visto che abbiamo alternative migliori o più sicure. Grazie. Molti tra noi oggi vengono chiamati 'anti-vaccino' ma questa è una deformazione grave. Veniamo chiamati così principalmente per marginalizzare e respingere le nostre opinioni. Ma esattamente come alcuni di voi criticate degli aspetti dell'ONU senza per questo smettere di credere che sia un'istituzione importante la maggior parte di noi ha opinioni con sfumature diverse, pro-salute, e pro-vaccini che siano accessibili, necessari, efficaci e sicuri. Quindi oggi vorrei focalizzare l'attenzione sulla legge che protegge i diritti umani per quanto riguarda i vaccini. Come possiamo bilanciare i diritti della comunità e i diritti dell'individuo? I vaccini di natura sono un intervento medico che deve essere fatto su una popolazione. Se abbastanza persone accettano questo intervento medico, quello che viene definito 'il gregge' sarà protetto da determinate malattie, idea che si basa sulla teoria "dell'immunità del gregge'. Anche se sono gli individui che ricevono i vaccini, il motivo per il quale vengono dati è per il bene dell'individuo e della società. Nello Statuto dell'ONU, l'articolo 1 dice che uno degli scopi prioritari delle Nazioni Unite è di ottenere la co-operazione internazionale e promuovere e incoraggiare il rispetto dei diritti umani, e di tutte le libertà fondamentali. Quindi l'ONU e la comunità internazionale hanno l'obbligo di rispettare il diritti umani per quanto riguarda la vaccinazione. Ma come possiamo farlo? Questa è una domanda importante che merita di essere esaminata, perché ha un effetto profondo sulla salute pubblica e dell'individuo. Fin dalla Seconda Guerra Mondiale la comunità internazionale ha riconosciuto il pericolo del consenso non volontario a esperimenti scientifici su soggetti umani. Dopo le atrocità commesse dai Nazisti, il mondo ha creato il Codice di Norimberga, che afferma: "l consenso volontario del soggetto umano è assolutamente essenziale. "Il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici conferma questa proibizione contro gli esperimenti non volontarie dice: "Nessuno deve essere sottoposto a esperimenti medici o scientifici senza il proprio consenso" Queste proibizioni sono riconosciute universalmente tanto che delle Corti e degli studiosi hanno dichiarato che il diritto al consenso informato è una questione di legge internazionale consueta. In altre parole, è valida ovunque, che un Paese l'abbia scritto nella sua costituzione o meno. E' pari alle norme che proibiscono schiavitù, genocidio, tortura e pirateria. Ma che dire del consenso informato nel campo della terapia medica, inclusa la terapia preventiva, come i vaccini? Questo è un argomento contenzioso oggigiorno in molti paesi, tra i quali gli USA. Nel 2005, l'UNESCO ha affrontato questo argomento adottando la Dichiarazione universale sulla bioetica e i diritti umani basandosi sul consenso di 193 paesi, tra i quali gli USA. I paesi che vi hanno preso parte speravano che questa dichiarazione diventasse un principio guida, come era già accaduto con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Questa dichiarazione dice che qualsiasi intervento medico preventivo può essere fatto solo con il consenso informato e libero della persona, consenso basato su informazioni adeguate. La dichiarazione afferma anche che il solo interesse della scienza e della comunità non è sufficiente. Questa dichiarazione è un'estensione del Giuramento di Ippocrate, che risale a 2500 anni fa, che afferma che i dottori devono lavorare per il bene del paziente e non nuocere. Abbreviato come Il principio 'Primum non nocere' questo credo rappresenta il principio di precauzione nella medicina. Questo mette chiaramente l'interesse individuale del paziente sopra all'interesse della comunità, ovvero del cosiddetto 'gregge'. Questo principio di precauzione porta direttamente all'idea che le vaccinazioni devono essere raccomandate e non forzate. Il rapporto tra medico e paziente si basa prima di tutto sulla fiducia ma la coercizione danneggia questa fiducia. Quando il rapporto tra medico e paziente si basa sulla coercizione, la fiducia viene compromessa e significa che i dottori servono lo Stato e quindi la società, più che il paziente individuale. Questa è una strada rischiosa che la medicina ha percorso troppo spesso in passato. Il Dott. Leo Alexander, il consulente medico primario statunitense ai processi di Norimberga ci avvertì nel 1949: con piccoli passi i valori di una società intera possono essere minati. Spiegò che molto prima che i Nazisti salissero al potere, un cambiamento culturale nella comunità medica "aveva già aperto la strada all'adozione di una visione utilitaristica "infatti già dal 1931 si trovano testimonianze riguardo all'eutanasia e allo sterminio dei disabili. Seguendo il principio di precauzione l'impostazione prestabilita riguardo alle vaccinazioni deve essere quella di raccomandarle, non di forzarle. Gli individui, per se stessi o per i propri figli, devono avere il diritto di accettare o rifiutare interventi medici di prevenzione basandosi su informazioni e senza forza, senza minacce, come quella della perdita di soldi o accesso all'istruzione. Il consenso informato deve essere l'impostazione prestabilita, perché la coercizione non solo distrugge la fiducia, ma limita il diritto fondamentale alla vita, alla libertà, all'integrità del corpo, alla privacy relativa al consenso informato e alle decisioni dei genitori. L'approccio riguardo alle vaccinazioni di molti paesi sviluppati rispettano questi principi, tra i quali alcuni paesi che hanno sponsorizzato questa conferenza, la Germania e il Giappone. Altri paesi che ottengono un alto livello di salute pubblica senza l'uso della forza sono Regno Unito, Australia, Austria Danimarca, Islanda, Olanda, Nuova Zelanda, Svezia, Finlandia, Danimarca, Norvegia, Corea del Sud e Spagna e altri ancora. Nonostante questo, la Dichiarazione universale sulla bioetica e i diritti umani permette delle limitazioni ai diritti fondamentali, ma questi limiti devono essere imposti dalla legge e devono essere 'per la protezione della salute pubblica ola protezione dei diritti e libertà altrui' Questo tipo di legge deve essere il linea con le leggi internazionali sui diritti umani. Le corti internazionali hanno sviluppato un test per vedere se le restrizioni dei diritti fondamenti sono legittime e legali. Questo test misura se queste leggi siano legali, strettamente necessarie e proporzionali al rischio. Coloro che vogliono imporre la restrizione devono provare che l'obbligatorietà dell'intervento medico sia legale, strettamente necessario e proporzionale al rischio. Generalmente le strette necessità devono essere quelle con meno restrizioni per raggiungere l'obiettivo di salute pubblica e un approccio di non coercizione dev'essere considerato prima di qualsiasi altro. Lo Stato deve dimostrare che un approccio meno restrittivo non è possibile, prima di adottare un approccio più restrittivo. Inoltre, se uno Stato impone l'obbligo della vaccinazione, ha l'obbligo di mettere a disposizione un rimedio efficace per coloro che vengono danneggiati. Come tutti gli altri farmaci, i vaccini comportano dei rischi come la morte, per alcuni individui. La garanzia di un rimedio efficace sta alla base della legge nelle nazioni democratiche, e il rimedio non può essere illusorio, deve essere efficace.

 

 

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Le leggi nei confronti dei vaccini sono cambiate drasticamente dall'inizio del ventesimo secolo quando i vaccini erano principalmente interventi d'emergenza sulla popolazione durante epidemie di vaiolo. Al giorno d'oggi, i vaccini vengono dati ai bambini piccoli per prevenzione, ma in assenza di emergenze e per malattie di severità che varia. I legislatori e le corti hanno avuto a che fare con molti problemi partiti da questo tipo di legge, problemi come il piano di risarcimento per i danni da vaccino le esenzioni religiose e filosofiche, il diritto all'istruzione il diritto al consenso informato e il diritto figli. Voglio per quanto riguarda le vaccinazioni. In Giappone nel 1992 la Corte di Tokyoha sentito il caso di 159 sopravvissuti ha concluso che un dalle salute aveva aumentare la copertura vaccinale senza prestare attenzione alle reazioni avverse da vaccino. Inoltre la Corte sentenziò che il ministero della salute non aveva dato abbastanza informazioni al pubblico e ai dottori riguardo agli effetti collaterali dei vaccini. La Corte ha concluso che le vittime avevano il diritto di venire ricompensate. Nell'Ucraina, nel 2004 La Corte Costituzionale ha stabilito che la costituzione garantisce il diritto all'istruzione basandosi sul principio dell'uguaglianza e ha stabilito che ogni bambino ha diritto all'istruzione pubblica indipendentemente dal loro stato vaccinale. La Corte costituzionale della Turchia nel 2015 ha dichiarato che il consenso dei genitori era necessario perla vaccinazione dei loro figli. Nonostante il ministero della sanità fosse dell'opinione chele vaccinazioni fossero nell'interesse del bambino la Corte ha stipulato che l'integrità fisica di un bambino può essere violata solo per necessità mediche e basandosi sulla legge. E questo principio non vale va per quanto riguarda le vaccinazioni ordinarie.  Nel gennaio del 2015 un giudice della Corte costituzionale della Repubblica Ceca ha invece sostenuto una legge che proibiva ai bambini di frequentare l'asilo senza i vaccini contro 9 malattie a meno che i bambini non avessero controindicazioni permanenti. Ma questo giudizio è stato contrapposto da un forte dissenso, che sosteneva chela decisione della Corte era una mossa politica e non si basava su un'analisi rigorosa della Costituzione. I dissidenti sostenevano che la decisione non ha preso in considerazione il fatto che la legge non fosse costituzionale e che questa legge andrà a minare, e non rafforzare la legittimità del programma vaccinale. Negli USA la legittimità delle vaccinazioni scolastiche è stata al centro di un acceso dibattito lo scorso anno, quando quasi 20 Stati hanno introdotto delle legislazioni che limitassero o proibissero del tutto le esenzioni alle vaccinazioni, a parte quelle mediche concesse solo in casi limitati. Solo nello Stato della California è passata questa legge che proibisce qualunque tipo di esenzione a parte quelle mediche, anche se leggi simili già esistono in altri due Stati, Mississippi e West Virginia. E' ancora da vedere se la California sosterrà questa legge che contraddice direttamente la costituzione della California, che a sua volta garantisce il diritto all'istruzione di tutti i bambini. Vedremo se le Corti vorranno aprire le porte a un nuovo tipo di segregazione, che esclude 225.000 bambini il cui stato vaccinale non si conforma perfettamente con quello che detta la California. Con più di 270 vaccini in diversi stadi di ricerca e sviluppo, rimarrà cruciale il ruolo della Corte e della legge per quanto riguarda il rifiuto dell'obbligo vaccinale e per quanto riguarda il ricompenso dato alle vittime del danno da vaccino. Come sappiamo bene, la salute è un business e i vaccini rappresentano un mercato in crescita con margini di profitto sempre più alti. Se non aderiamo ai principi del diritto alla vita e all'integrità del corpo dell'individuo, e il diritto al consenso libero e informato, potremmo andare incontro a danni risaputi e sconosciuti.

Per concludere, voglio parafrasare il presidente Eisenhower quando nel discorso di congedo agli Stati Uniti nel 1961 parlò dei benefici e dei rischi del complesso militare-industriale ma sostituisco questo termine con il termine complesso MEDICO-industriale perché penso che oggi ponga gli stessi rischi e benefici. Eisenhower disse: "Il potenziale per l'ascesa disastrosa di poteri che scavalcano la loro sede e le loro prerogative esiste ora e persisterà in futuro.  Non dobbiamo mai permettere che il peso di questa combinazione di poteri metta in pericolo le nostre libertà o i processi democratici. Non dobbiamo presumere che nessun diritto sia dato per garantito. Soltanto un popolo di cittadini allerta e consapevole può esercitare un adeguato compromesso tra l'enorme macchina industriale medica e i nostri obiettivi in modo che sia la sicurezza che la libertà possano prosperare assieme. "Rispettando le ricerche e le scoperte scientifiche dobbiamo anche prestare attenzione al pericolo che l'ordine pubblico possa in se stesso diventare vittima di un'élite scientifica e tecnologica.  Quindi rimaniamo allerta, ben informati e integriamo l'interesse della salute pubblica globale alle libertà civili. Grazie

 

 

 

26 aprile 2016 25esima  Conferenza sulla Salute e l'Ambiente alle Nazioni Unite

 

La prof. Mary Holland giurista e professore in legge ( Research Scholar and Director of the Graduate Lawyering Program at NYU School of Law ) interviene su politica vaccinale degli stati e diritti umani.

 

La prossima testimonianza è di Mary Holland che è una Research Scholar alla New York University School of Law

-Grazie mille. Per iniziare vorrei porvi un paio di domande semplici. Potete rispondere alzando la mano. Avete mai, per qualsiasi motivo, criticato le Nazioni Unite? Il Consiglio di Sicurezza...? I Peacekeepers? Questioni di bilancio...?Vedo diverse mani alzate. E vi è mai capitato di criticare gli Stati Uniti per qualsiasi motivo?

Politica estera, politica interna... Le elezioni...?
Siamo alle Nazioni Unite, qui negli USA, e la maggior parte di noi ha criticato queste istituzioni a un certo punto nella propria vita. Per me è come chiedere: "Sei vivo? Respiri? Sei capace di pensare? "Criticare è umano e normale.
Quasi tutti noi abbiamo criticato qualcosa perché abbiamo istituzioni complesse che compiono azioni o non le compiono...Ma se ora vi chiedo se avete mai criticato il programma di vaccinazione del vostro paese, forse mostrerete una certa riluttanza a rispondere. E avreste ragione, perché nel dibattito pubblico su questo argomento rispondere: "Sì, ho criticato alcuni aspetti della politica relativa alle vaccinazioni" Significa finire per essere definiti 'anti-vaccino', un termine fondamentalista.

E questo non da parte di pubblicazioni di attivisti o di parte, ma verreste chiamati 'anti-vaccino' da pubblicazioni come il New York Times The New England Journal of Medicine, l'OMS, e dai rapprensentanti delle agenzie come il Center for Disease Control, e associazioni nazionali pediatriche. Le vostre opinioni sui vaccini verrebbero considerate non in linea con l'opinione corrente, ma equivalenti a quelle di coloro che negano il cambiamento climatico. Anche voi verreste considerati, come è accaduto a me, come qualcuno che pensa che la Terra sia piatta. Non fa differenza se critichi i vaccini nell'insieme, sempre e comunque o se semplicemente credi, come tante persone e come me, che il mercurio non dovrebbe mai essere usato come un conservante in nessun vaccino, da nessuna parte del mondo, visto che abbiamo alternative migliori o più sicure. Grazie. Molti tra noi oggi vengono chiamati 'anti-vaccino' ma questa è una deformazione grave. Veniamo chiamati così principalmente per marginalizzare e respingere le nostre opinioni. Ma esattamente come alcuni di voi criticate degli aspetti dell'ONU senza per questo smettere di credere che sia un'istituzione importante la maggior parte di noi ha opinioni con sfumature diverse, pro-salute, e pro-vaccini che siano accessibili, necessari, efficaci e sicuri. Quindi oggi vorrei focalizzare l'attenzione sulla legge che protegge i diritti umani per quanto riguarda i vaccini. Come possiamo bilanciare i diritti della comunità e i diritti dell'individuo? I vaccini di natura sono un intervento medico che deve essere fatto su una popolazione. Se abbastanza persone accettano questo intervento medico, quello che viene definito 'il gregge' sarà protetto da determinate malattie, idea che si basa sulla teoria "dell'immunità del gregge'. Anche se sono gli individui che ricevono i vaccini, il motivo per il quale vengono dati è per il bene dell'individuo e della società. Nello Statuto dell'ONU, l'articolo 1 dice che uno degli scopi prioritari delle Nazioni Unite è di ottenere la co-operazione internazionale e promuovere e incoraggiare il rispetto dei diritti umani, e di tutte le libertà fondamentali. Quindi l'ONU e la comunità internazionale hanno l'obbligo di rispettare il diritti umani per quanto riguarda la vaccinazione. Ma come possiamo farlo? Questa è una domanda importante che merita di essere esaminata, perché ha un effetto profondo sulla salute pubblica e dell'individuo. Fin dalla Seconda Guerra Mondiale la comunità internazionale ha riconosciuto il pericolo del consenso non volontario a esperimenti scientifici su soggetti umani. Dopo le atrocità commesse dai Nazisti, il mondo ha creato il Codice di Norimberga, che afferma: "l consenso volontario del soggetto umano è assolutamente essenziale. "Il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici conferma questa proibizione contro gli esperimenti non volontarie dice: "Nessuno deve essere sottoposto a esperimenti medici o scientifici senza il proprio consenso" Queste proibizioni sono riconosciute universalmente tanto che delle Corti e degli studiosi hanno dichiarato che il diritto al consenso informato è una questione di legge internazionale consueta. In altre parole, è valida ovunque, che un Paese l'abbia scritto nella sua costituzione o meno. E' pari alle norme che proibiscono schiavitù, genocidio, tortura e pirateria. Ma che dire del consenso informato nel campo della terapia medica, inclusa la terapia preventiva, come i vaccini? Questo è un argomento contenzioso oggigiorno in molti paesi, tra i quali gli USA. Nel 2005, l'UNESCO ha affrontato questo argomento adottando la Dichiarazione universale sulla bioetica e i diritti umani basandosi sul consenso di 193 paesi, tra i quali gli USA. I paesi che vi hanno preso parte speravano che questa dichiarazione diventasse un principio guida, come era già accaduto con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Questa dichiarazione dice che qualsiasi intervento medico preventivo può essere fatto solo con il consenso informato e libero della persona, consenso basato su informazioni adeguate. La dichiarazione afferma anche che il solo interesse della scienza e della comunità non è sufficiente. Questa dichiarazione è un'estensione del Giuramento di Ippocrate, che risale a 2500 anni fa, che afferma che i dottori devono lavorare per il bene del paziente e non nuocere. Abbreviato come Il principio 'Primum non nocere' questo credo rappresenta il principio di precauzione nella medicina. Questo mette chiaramente l'interesse individuale del paziente sopra all'interesse della comunità, ovvero del cosiddetto 'gregge'. Questo principio di precauzione porta direttamente all'idea che le vaccinazioni devono essere raccomandate e non forzate. Il rapporto tra medico e paziente si basa prima di tutto sulla fiducia ma la coercizione danneggia questa fiducia. Quando il rapporto tra medico e paziente si basa sulla coercizione, la fiducia viene compromessa e significa che i dottori servono lo Stato e quindi la società, più che il paziente individuale. Questa è una strada rischiosa che la medicina ha percorso troppo spesso in passato. Il Dott. Leo Alexander, il consulente medico primario statunitense ai processi di Norimberga ci avvertì nel 1949: con piccoli passi i valori di una società intera possono essere minati. Spiegò che molto prima che i Nazisti salissero al potere, un cambiamento culturale nella comunità medica "aveva già aperto la strada all'adozione di una visione utilitaristica "infatti già dal 1931 si trovano testimonianze riguardo all'eutanasia e allo sterminio dei disabili. Seguendo il principio di precauzione l'impostazione prestabilita riguardo alle vaccinazioni deve essere quella di raccomandarle, non di forzarle. Gli individui, per se stessi o per i propri figli, devono avere il diritto di accettare o rifiutare interventi medici di prevenzione basandosi su informazioni e senza forza, senza minacce, come quella della perdita di soldi o accesso all'istruzione. Il consenso informato deve essere l'impostazione prestabilita, perché la coercizione non solo distrugge la fiducia, ma limita il diritto fondamentale alla vita, alla libertà, all'integrità del corpo, alla privacy relativa al consenso informato e alle decisioni dei genitori. L'approccio riguardo alle vaccinazioni di molti paesi sviluppati rispettano questi principi, tra i quali alcuni paesi che hanno sponsorizzato questa conferenza, la Germania e il Giappone. Altri paesi che ottengono un alto livello di salute pubblica senza l'uso della forza sono Regno Unito, Australia, Austria Danimarca, Islanda, Olanda, Nuova Zelanda, Svezia, Finlandia, Danimarca, Norvegia, Corea del Sud e Spagna e altri ancora. Nonostante questo, la Dichiarazione universale sulla bioetica e i diritti umani permette delle limitazioni ai diritti fondamentali, ma questi limiti devono essere imposti dalla legge e devono essere 'per la protezione della salute pubblica ola protezione dei diritti e libertà altrui' Questo tipo di legge deve essere il linea con le leggi internazionali sui diritti umani. Le corti internazionali hanno sviluppato un test per vedere se le restrizioni dei diritti fondamenti sono legittime e legali. Questo test misura se queste leggi siano legali, strettamente necessarie e proporzionali al rischio. Coloro che vogliono imporre la restrizione devono provare che l'obbligatorietà dell'intervento medico sia legale, strettamente necessario e proporzionale al rischio. Generalmente le strette necessità devono essere quelle con meno restrizioni per raggiungere l'obiettivo di salute pubblica e un approccio di non coercizione dev'essere considerato prima di qualsiasi altro. Lo Stato deve dimostrare che un approccio meno restrittivo non è possibile, prima di adottare un approccio più restrittivo. Inoltre, se uno Stato impone l'obbligo della vaccinazione, ha l'obbligo di mettere a disposizione un rimedio efficace per coloro che vengono danneggiati. Come tutti gli altri farmaci, i vaccini comportano dei rischi come la morte, per alcuni individui. La garanzia di un rimedio efficace sta alla base della legge nelle nazioni democratiche, e il rimedio non può essere illusorio, deve essere efficace.

 

 

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Le leggi nei confronti dei vaccini sono cambiate drasticamente dall'inizio del ventesimo secolo quando i vaccini erano principalmente interventi d'emergenza sulla popolazione durante epidemie di vaiolo. Al giorno d'oggi, i vaccini vengono dati ai bambini piccoli per prevenzione, ma in assenza di emergenze e per malattie di severità che varia. I legislatori e le corti hanno avuto a che fare con molti problemi partiti da questo tipo di legge, problemi come il piano di risarcimento per i danni da vaccino le esenzioni religiose e filosofiche, il diritto all'istruzione il diritto al consenso informato e il diritto figli. Voglio per quanto riguarda le vaccinazioni. In Giappone nel 1992 la Corte di Tokyoha sentito il caso di 159 sopravvissuti ha concluso che un dalle salute aveva aumentare la copertura vaccinale senza prestare attenzione alle reazioni avverse da vaccino. Inoltre la Corte sentenziò che il ministero della salute non aveva dato abbastanza informazioni al pubblico e ai dottori riguardo agli effetti collaterali dei vaccini. La Corte ha concluso che le vittime avevano il diritto di venire ricompensate. Nell'Ucraina, nel 2004 La Corte Costituzionale ha stabilito che la costituzione garantisce il diritto all'istruzione basandosi sul principio dell'uguaglianza e ha stabilito che ogni bambino ha diritto all'istruzione pubblica indipendentemente dal loro stato vaccinale. La Corte costituzionale della Turchia nel 2015 ha dichiarato che il consenso dei genitori era necessario perla vaccinazione dei loro figli. Nonostante il ministero della sanità fosse dell'opinione chele vaccinazioni fossero nell'interesse del bambino la Corte ha stipulato che l'integrità fisica di un bambino può essere violata solo per necessità mediche e basandosi sulla legge. E questo principio non vale va per quanto riguarda le vaccinazioni ordinarie.  Nel gennaio del 2015 un giudice della Corte costituzionale della Repubblica Ceca ha invece sostenuto una legge che proibiva ai bambini di frequentare l'asilo senza i vaccini contro 9 malattie a meno che i bambini non avessero controindicazioni permanenti. Ma questo giudizio è stato contrapposto da un forte dissenso, che sosteneva chela decisione della Corte era una mossa politica e non si basava su un'analisi rigorosa della Costituzione. I dissidenti sostenevano che la decisione non ha preso in considerazione il fatto che la legge non fosse costituzionale e che questa legge andrà a minare, e non rafforzare la legittimità del programma vaccinale. Negli USA la legittimità delle vaccinazioni scolastiche è stata al centro di un acceso dibattito lo scorso anno, quando quasi 20 Stati hanno introdotto delle legislazioni che limitassero o proibissero del tutto le esenzioni alle vaccinazioni, a parte quelle mediche concesse solo in casi limitati. Solo nello Stato della California è passata questa legge che proibisce qualunque tipo di esenzione a parte quelle mediche, anche se leggi simili già esistono in altri due Stati, Mississippi e West Virginia. E' ancora da vedere se la California sosterrà questa legge che contraddice direttamente la costituzione della California, che a sua volta garantisce il diritto all'istruzione di tutti i bambini. Vedremo se le Corti vorranno aprire le porte a un nuovo tipo di segregazione, che esclude 225.000 bambini il cui stato vaccinale non si conforma perfettamente con quello che detta la California. Con più di 270 vaccini in diversi stadi di ricerca e sviluppo, rimarrà cruciale il ruolo della Corte e della legge per quanto riguarda il rifiuto dell'obbligo vaccinale e per quanto riguarda il ricompenso dato alle vittime del danno da vaccino. Come sappiamo bene, la salute è un business e i vaccini rappresentano un mercato in crescita con margini di profitto sempre più alti. Se non aderiamo ai principi del diritto alla vita e all'integrità del corpo dell'individuo, e il diritto al consenso libero e informato, potremmo andare incontro a danni risaputi e sconosciuti. Per concludere, voglio parafrasare il presidente Eisenhower quando nel discorso di congedo agli Stati Uniti nel 1961parlò dei benefici e dei rischi del complesso militare-industriale ma sostituisco questo termine con il termine complesso MEDICO-industriale perché penso che oggi ponga gli stessi rischi e benefici. Eisenhower disse: "Il potenziale per l'ascesa disastrosa di poteri che scavalcano la loro sede e le loro prerogative esiste ora e persisterà in futuro.  Non dobbiamo mai permettere che il peso di questa combinazione di poteri metta in pericolo le nostre libertà o i processi democratici. Non dobbiamo presumere che nessun diritto sia dato per garantito. Soltanto un popolo di cittadini allerta e consapevole può esercitare un adeguato compromesso tra l'enorme macchina industriale medica e i nostri obiettiviin modo che sia la sicurezza che la libertà possano prosperare assieme. "Rispettando le ricerche e le scoperte scientifiche dobbiamo anche prestare attenzione al pericolo che l'ordine pubblico possa in se stesso diventare vittima di un'élite scientifica e tecnologica.  Quindi rimaniamo allerta, ben informati e integriamo l'interesse della salute pubblica globale alle libertà civili. Grazie

 

 

 

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Salvatore Morelli

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