uno dei rari articoli in italiano sull'argomento molto utile per capire la alterazioni del dna umano secondario a insulto cronico di pullulanti e xenobiotici
Questa indagine è anche la linea di ricerca dell'EPA USA che ritiene gli inquinqanti ambiantali una delle cause maggiori per esempio su patologie come l'autismo, le malattie autoimmuni etc etc.
il link lo trovate qui per l'articolo lo trovate qui od in allegato
http://www.liceomontanari.it/epigenetica__e_xenobotici.pdf
Abstract
L’inquinamento ambientale, unitamente
a fattori genetici predisponenti, svolge un ruolo importante
nel determinare effetti avversi sulla salute umana, sia a breve
sia a lungo termine. L’identificazione dell’eziologia
delle patologie di origine ambientale è quindi divenuta,
nei paesi industrializzati, una tematica di ricerca di interesse
prioritario. A tal riguardo è stato ampiamente dimostrato
che diversi composti chimici come gli interferenti endocrini
sono in grado di modificare le caratteristiche epigenetiche
di un individuo. Studi recenti stanno modificando il
paradigma “a un genotipo è strettamente correlato un
fenotipo” a favore del concetto che un fenotipo è definito
“da un genotipo e da un epigenoma”. Esiste quindi un
genotipo identico per tutte le cellule al quale si associa
l’epigenoma che determina cambiamenti nell’espressione
genica senza modificazioni della sequenza nucleotidica del
genoma, attraverso alterazioni della metilazione del DNA,
modificazioni degli istoni e del pathway dei piccoli RNA non
codificanti. L’epigenoma è suscettibile all’azione di diversi
fattori, in particolare le aberrazioni dei normali processi
epigenetici possono essere indotte da fattori ambientali
(esposizione a xenobiotici, comportamenti sociali e carenze
nutrizionali). I cambiamenti epigenetici rappresentano quindi
una risposta biologica a fattori di stress ambientale e possono
essere trasmessi alla prole. Poiché l’eliminazione del fattore
ambientale induttore determina la possibile reversione
della modifica epigenetica, non sembra quindi svolgere
un ruolo nel processo di selezione naturale. Tuttavia le
aberrazioni epigenetiche agiscono sull’espressione genica
interferendo con la stabilità e la sopravvivenza cellulare
e con l’inattivazione di geni oncosoppressori. Risulta quindi
di notevole interesse indagare sui possibili elementi di
induzione dei processi epigenetici per attivare adeguati
protocolli di prevenzione. Inoltre, l’analisi di espressione
genica attraverso metodi di high-troughput tipo microarray
può permettere una migliore comprensione dei meccanismi
d’azione degli xenobiotici e rappresentare un nuovo approccio
per l’individuazione di nuovi indicatori epigenetici
(monitoraggio di effetti biologici precoci sulla popolazione
esposta a xenobiotici).
Parole chiave: epigenetica, xenobiotici, espressione genica,
metilazione, modificazioni degli istoni, microRNA.
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